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Dolore e Gioie di San Giuseppe

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Questa antica devozione accompagna San Giuseppe nella considerazione dei 7 principali dolori e gioie che si sono verificati nello sviluppo della sua vita, dalla sua conoscenza del mistero dell’Incarnazione all’episodio di Gesù perduto e trovato nel tempio, passando attraverso la nascita a Betlemme, la circoncisione, la presentazione al tempio, la fuga in Egitto e il ritorno a Nazaret. Questa devozione, insieme alle 7 domeniche prima della sua festa, ha una lunga tradizione di tre secoli nella Chiesa. Può anche essere praticato in qualsiasi momento dell’anno.

Prega i dolori e le gioie di San Giuseppe e altre preghiere ovunque con l’applicazione San Giuseppe che puoi scaricare qui

PRIMA DOMENICA

Il dolore: quando era disposto a ripudiare la sua immacolata moglie.

La gioia: quando l’Arcangelo gli rivelò il sublime mistero dell’incarnazione.

Sposo purissimo di Maria, glorioso San Giuseppe, come furono grandi il travaglio e il dolore del tuo cuore nella perplessità di abbandonare la tua purissima Sposa, così fu ineffabile la gioia quando l’Angelo ti rivelò il meraviglioso mistero dell’Incarnazione.

Per questo tuo dolore e per questa tua gioia, ti preghiamo di consolare, ora e nell’ora della morte, la nostra anima, donaci la serenità di una buona vita e di una santa morte, simile alla tua che spirasti dolcemente, consolato da Gesù e Maria.

Padre nostro, Ave Maria e Gloria.

SECONDA DOMENICA

Il dolore: per vedere il bambino Gesù nato in povertà.

La gioia: ascoltando l’armonia del coro degli angeli e osservando la gloria di quella notte.

Felicissimo Patriarca, glorioso San Giuseppe, che fosti prescelto come Padre putativo del Verbo di Dio, il dolore che provasti nel veder nascere con tanta povertà il Bambino Gesù, si cambiò subito in gaudio celeste nell’udire l’armonia angelica, nel vedere la gloria di quella notte splendente.

Per questo dolore e per questa gioia ti supplichiamo di ottenere che, dopo il cammino di questa vita, possiamo venire ad ascoltare le lodi angeliche e a godere gli splendori della gloria celeste.

Padre nostro, Ave Maria e Gloria.

TERZA DOMENICA

Il dolore: quando il sangue del ragazzo salvatore fu versato sulla sua circoncisione.

La gioia: dato con il nome di Gesù.

O esecutore obbedientissimo delle divine leggi, glorioso San Giuseppe, il Sangue Preziosissimo che il Bambino Redentore versò nella circoncisione ti trafisse il cuore, ma il nome di Gesù te lo colmò di gioia.

Per questo tuo dolore e per questa tua gioia ottienici che, purificati da ogni peccato commesso durante la nostra vita, spiriamo serenamente con il nome santissimo di Gesù nel cuore e sulle labbra.

Padre nostro, Ave Maria e Gloria.

QUARTA DOMENICA

Il dolore: la profezia di Simeone, predicendo le sofferenze di Gesù e Maria.

La gioia: la predizione della salvezza e la gloriosa risurrezione di innumerevoli anime.

O fedelissimo Santo, glorioso San Giuseppe, che fosti fatto partecipe dei Misteri della nostra Redenzione, se la profezia di Simeone delle sofferenze che Gesù e Maria avrebbero dovuto patire ti causò spasimo di morte, ti colmò anche di grande gioia l’udire che i loro dolori avrebbero provocato la risurrezione di innumerevoli anime.

Per questo tuo dolore e per questa tua gioia ottienici di essere tra quelli che, per i meriti di Gesù e per l’intercessione della Vergine Madre, risorgeranno alla vita nuova.

Padre nostro, Ave Maria e Gloria.

QUINTA DOMENICA

Il dolore: nel suo desiderio di educare e servire il Figlio dell’Altissimo, specialmente durante il viaggio in Egitto.

La gioia: avendo sempre con sé Dio stesso e vedendo la caduta degli idoli dell’Egitto.

O vigilantissimo Custode, familiare intimo del Figlio di Dio, glorioso San Giuseppe, quanto soffristi per sostenere e proteggere il Figlio dell’Altissimo, particolarmente nella fuga in Egitto, ma quanto anche gioisti nell’avere sempre con te il vero Dio e vedendo cadere gli idoli egiziani!

Per questo tuo dolore e per questa tua gioia ottienici che, tenendo lontano da noi il tiranno infernale, specialmente fuggendo le occasioni pericolose, cada dal nostro cuore ogni idolo di affetto terreno, e impegnati nel servire Gesù e Maria, soltanto per loro viviamo e felicemente moriamo.

Padre nostro, Ave Maria e Gloria.

SESTA DOMENICA

Il dolore: per tornare al suo Nazareth per paura di Arquelao.

La gioia: al ritorno con Gesù dall’Egitto a Nazareth e la fiducia stabilita dall’Angelo.

O Angelo della terra, glorioso San Giuseppe, che vedesti il Re del Cielo obbedire ai tuoi cenni, se la tua consolazione nel ricondurlo dall’Egitto si turbò per il timore di Archelao, comunque fosti rassicurato dall’Angelo e ritornasti felicemente a Nazareth con Gesù.

Per questo tuo dolore e per questa tua gioia ottienici che il nostro cuore sia liberato dai timori del male e che possiamo godere la pace della coscienza, viviamo serenamente con Gesù e Maria e fra loro moriamo.

Padre nostro, Ave Maria e Gloria.

SETTIMA DOMENICA

Il dolore: quando non ha colpa, perde Gesù e lo cerca con angoscia per tre giorni.

La gioia: per trovarlo nel mezzo dei dottori nel Tempio.

O esemplare di ogni santità, glorioso San Giuseppe, smarrito senza tua colpa il fanciullo Gesù, con grande dolore lo cercasti tre giorni, finché, con grande giubilo, trovasti il tuo Gesù nel Tempio fra i Dottori.

Per questo tuo dolore e per questa tua gioia, ti supplichiamo di ottenerci che non avvenga che perdiamo Gesù per colpa grave, ma se per disgrazia lo perdessimo, ottienici che lo cerchiamo con grande dolore, finché lo ritroviamo, particolarmente nell’ora della nostra morte, per venire in Cielo, e lì, con te, in eterno cantare la sua misericordia.

Padre nostro, Ave Maria e Gloria.

AVVISO: LE PIASTRELLE CHE RAPPRESENTANO I DOLORI E LE GIOIE DI SAN GIUSSEPE ERANO ESEGUITE DA PALMIRA LAGUENS.

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